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È dalla terra, dai latifondi siciliani nell'Ottocento, o il "campiere" che boss del calibro di Tano Badalamenti o Matteo Messina Denaro hanno cominciato la loro ascesa nel crimine. Ed è proprio dai terreni coltivati che inizia la filiera in cui la mafia prova a creare un nuovo - e allo stesso tempo antico potere. Lo sfruttamento dell'immigrazione clandestina, le minacce agli agricoltori, il racket nel mercato della frutta e della verdura fino al trasporto su ruota che porta il cibo nei supermercati: le mafie attingono da un settore cruciale e florido sin dalle fondamenta. Marco Rizzo partendo dalle recenti condanne - come quella al Re Mida, Giuseppe Grigoli, prestanome di Messina Denaro e della grande distribuzione - svela un intreccio pericoloso che avvolge tutto lo Stivale, tra colletti bianchi, consigli di amministrazione e mercati del Nord Italia, uffici dei ministeri romani e boss locali dell'entroterra siciliano o campano.